Un importante passo per la realizzazione del Parco Agro-paesaggistico Metropolitano
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Un importante passo per la realizzazione del Parco Agro-paesaggistico Metropolitano

Un importante passo per la realizzazione del Parco Agro-paesaggistico Metropolitano

Nella riunione del 3 ottobre scorso la Conferenza dei sindaci dell’area metropolitana (Co.Me.Pa.), per iniziativa dei rappresentanti del Comune di Padova, ha discusso ed approvato il progetto di Parco Agro-paesaggistico Metropolitano, le cui linee guida sono state definite con le metodologie partecipative di Agenda 21. Linee guida che definiscono gli obiettivi e le azioni ritenuti essenziali per promuovere la sicurezza e la sovranità alimentare, per favorire la biodiversità e la qualità ambientale, per valorizzare le economie locali connesse all’agricoltura e quindi l’occupazione e l’inclusione sociale, per ridurre il consumo di suolo riqualificando il paesaggio rurale e urbano con lo sviluppo di pratiche agricole ecologicamente più sostenibili.

La Conferenza ha altresì stabilito che venga predisposto e concordato il testo di una delibera, da sottoporre all’approvazione dei Consigli Comunali aderenti al Co.Me.Pa., nella quale venga formalizzata l’adesione al progetto di Parco evidenziando nel contempo gli impegni concreti che i Comuni intendono assumersi per avviarne la progettazione e la realizzazione.

A tal fine, come Associazione per il Parco Agro-paesaggistico Metropolitano (Pa.A.M.) e come Legambiente, abbiamo evidenziato alcune della azioni da noi ritenute prioritarie. Tra queste in particolare:

  • L’istituzione di un organismo di coordinamento tecnico (Ufficio del Piano), che abbia un apposito referente in ogni comune e che possa avvalersi della collaborazione degli enti, delle associazioni di categoria e ambientaliste operanti nel settore;
  • La costruzione di una banca dati delle aziende e dei prodotti agricoli e di una mappa collaborativa geo-referenziata del territori, delle attività in atto o progettate;
  • L’attivazione di un Forum telematico, aperto ad associazioni e cittadini, e la trasformazione delle linee guida di Agenda 21 in un vero e proprio Piano d’Azione, con l’individuazione dei soggetti responsabili, dei tempi e delle risorse relativi ad ogni specifica azione;
  • Il censimento e la messa in rete degli orti urbani presenti nel territorio, al fine di fornire loro servizi formativi e di supporto tecnico e gestionale;
  • L’avvio degli studi – anche con la sottoscrizione di apposite convenzioni con l’Università e gli Istituti tecnici per l’elaborazione di un Piano Ambientale, agricolo e paesaggistico del parco che preveda in particolare: la tutela e la valorizzazione delle emergenze naturalistiche e del patrimonio storico-culturale, con perimetrazione delle aree di rispetto paesaggistico; l’identificazione delle “Unità di paesaggio”, definendo gli indirizzi volti a salvaguardare il sistema di relazioni paesistiche ed ambientali che le caratterizza; la suddivisione delle aree agricole in relazione alle caratteristiche morfologiche, alla qualità dei terreni, con la definizione di indirizzi, norme e misure di sostegno per la ricomposizione paesistica; l’identificazione e la valorizzazione dei paesaggi agrari storici e della rete degli antichi tratturi; la definizione di linee guida per le buone pratiche agricole e per il recupero dell’architettura rurale; le forme di fruizione pubblica del parco; la realizzazione di percorsi naturalistici, culturali ed eno-gastronomici, di collegamento alle ville venete, ai giardini storici, agli agriturismi, alle fattorie didattiche ed alle zone attrezzate per la sosta ed il ristoro;
  • Il sostegno a specifiche iniziative quali quelle del “Parco etnografico di Rubano”, del “Parco agricolo del Basso Isonzo” a Padova, del turismo rurale promosso dalla Provincia, nonché agli interventi finalizzati alla realizzazione dei dieci “Parchi fluviali agricoli” previsti dal PATI – Piano di Assetto Territoriale Intercomunale;
  • L’organizzazione di eventi e conferenze tematiche sui vari aspetti del Parco, promuovendo contatti e confronti con realtà analoghe italiane, europee ed internazionali;
  • La promozione di azioni e campagne informative per l’affermazione di sistemi alimentari più sostenibili, con l’adesione ai principi ed al Quadro d’Azione del “Milan Urban Food Policy Pact” sottoscritto da 179 città e dalla FAO in occasione dell’Expo Milano 2015, ovvero dell’impegno a rendere il sistema alimentare più equo e sostenibile, con misure che mirano a garantire cibo sano e accessibile a tutti, a preservare la biodiversità e a lottare contro lo spreco;
  • La predisposizione di specifici progetti settoriali, l’individuazione delle possibili misure premiali ed incentivanti per la creazione, lo sviluppo e la gestione del Parco, e la ricerca di appositi finanziamenti, verificando in particolare la possibilità di un riconoscimento da parte della Regione Veneto quale progetto strategico sperimentale, attuativo di quanto previsto dalla L.R. 14/2017;
  • La verifica, in collaborazione con le associazioni di categoria, della possibilità di istituire uno o più marchi di qualità dei prodotti del Parco.

L’impegno assunto dalla Conferenza dei Sindaci ci pare abbia posto le premesse per tradurre in un disegno unitario ed in azioni concrete le linee strategiche definite da Agenda 21 per un’agricoltura ed una alimentazione più sostenibile, per la valorizzazione dei prodotti del nostro territorio e per l’avvio di un positivo processo di riqualificazione ambientale e paesaggistica della campagna e degli stessi insediamenti urbani. Un importante impegno istituzionale, che va però sostenuto con una vasta campagna informativa e di mobilitazione dal basso da parte di tutte le associazioni già protagoniste del processo partecipativo attivato in questi anni.

Se son rose fioriranno…

Sergio Lironi
Pa.A.M.

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